Attualità
Denise Pipitone. A “Chi l’ha visto” nuove verità e testimonianze sul caso
Secondo alcuni documenti presentati dalla trasmissione di Rai 3 “Chi l’ha visto” sulla bambina scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004, ci sarebbero nuove verità sul caso Denise Pipitone.
Nel corso del programma televisivo sono state mostrate due importanti testimonianze. La prima riguarderebbe un carabiniere che ha parlato di alcune minacce ricevute da un suo collega e l’altra è la nuova interpretazione della testimonianza del sordomuto Battista Della Chiave. S
Il carabiniere Francesco Lombardo, della Procura di Marsala, ha raccontato di aver subito delle minacce, trovando un bigliettino minatorio sul parabrezza della sua macchina ad OTTOBRE. “Non vi siete stancati di girare per Mazara. Avete famiglia, questo è un fatto che non riguarda nè pedofili nè traffico d’organi” Così era scritto su quel pezzo di carta.
L’altra importante novità riguarda Battista Della Chiave, l’uomo sordomuto e testimone chiave sul caso Pipitone. Nel 2004 lavorava nel magazzino da dove è partita la telefonata ad Anna Corona ma a “Chi l’ha visto” è emersa una nuova ipotesi.
Gli esperti della trasmissione di Rai 3 hanno esaminato la sua testimonianza del 5 marzo 2013 e hanno scoperto che le sue parole potrebbero essere state fraintese dall‘interprete della Procura che, secondo i periti di “Chi l’ha visto”, non sarebbe stata compresa da Battista Della Chiave. “La persona sorda in questione capiva male l’interprete. Non c’è stato un adeguamento dialettale”, ha chiarito il perito della trasmissione di Rai 3.
In merito alla telefonata, secondo gli interpreti di “Chi l’ha visto”, al magazzino dove lavorava Della Chiave sarebbero arrivate due persone, non una.
Ecco allora quale sarebbe la vera testimonianza del sordomuto Battista, presunto testimone oculare: “Hanno rapito la bambina, superato un cavalcavia e la piccola sarebbe stata portata con una motocicletta e poi nascosta dentro una barca con i remi sotto una coperta e sono andati via”.
Poi prosegue- “Stava piangendo e sono andati via. Gli avrei voluto tanto sparare ma non potevo, mi avrebbero portato in galera. Se avessi sparato a quell’uomo, ero finito”.
C’era anche un secondo uomo, secondo Battista Della Chiave, che aveva 25 anni. Questa testimonianza, però, sarebbe passata inosservata all’epoca. Lo scooter, secondo i nuovi interpreti, sarebbe stato buttato in mare.
Una nuova pista, ipotizzata da “Chi l’ha visto”, è questa: l’uomo sordomuto potrebbe essere il carceriere di Denise Pipitone? L’uomo, infatti, avrebbe dichiarato di aver passato del tempo con lei.
Attualità
Putin: “Possibile tregua in Ucraina per le prossime Olimpiadi”
Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha confermato di aver parlato con Xi Jinping, l’omologo cinese, circa la possibilità di una tregua in Ucraina in concomitanza delle prossime Olimpiadi.
Anche se il presidente ucraino Voldymyr Zelensky si è mostrato alquanto scettico su questa evenienza.
Il presidente Xi Jinping ha detto che la Cina “sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni”.
Russia e Cina s’impegneranno a rafforzare i legami militari, in base alla dichiarazione congiunta firmata a Pechino dai presidenti Vladimir Putin e Xi Jinping.
Attualità
Filippo Mosca: la Corte di Appello rumena conferma la condanna
La Corte di Appello, in Romania, ha confermato la condanna a 8 anni e 3 mesi di reclusione nei confronti di Filippo Mosca e Luca Cammalleri.
I due giovani, originari di Caltanissetta, sono rinchiusi nel carcere di Porta Alba, a Costanza, in Romania, da oltre un anno, con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti.
Stessa condanna per una ragazza italiana la cui identità è ignota.
Attualità
Dopo 35 anni, torna in vita l’antenato di Google: si chiama ‘Archie’
Con un’operazione tecnologica all’insegna della nostalgia, degli sviluppatori di The Serial Port hanno fatto tornare in vita quel che fu il primo storico motore di ricerca web ‘Archie’, in pratica l’antenato di Google.
Il sistema Archie fu sviluppato, nel 1989, alla McGill University School of Computer Science (Canada) da Alan Emtage, Bill Heelan e Peter Deutsch: è un sistema che permette di effettuare una ricerca di file su server FTP anonimi.
Con l’avvento di Yahoo e Google, però, finì nel dimenticatoio.
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